sabato 26 luglio 2014

Patto Civico Comasco

Si è tenuto nella mattinata del 26/07/14, presso Villa Calvi in Cantù, un incontro presentazione/aggregazione organizzato dal costituendo “Patto Civico Provinciale”.
Presenziavano l’evento i sette Sindaci Civici ormai noti alle cronache locali.

Nella prima esposizione del progetto il Sindaco di Cantù, Claudio Bizzozero (che ha tra le altre cose rimarcato che non si presenterà ne come candidato Consigliere, ne come candidato Presidente), ha spiegato ai numerosi presenti, a mio avviso almeno un ottantina, che si parte dal presupposto ci sia nell’aria una chiara voglia di questa novità assoluta.
Ha rimarcato Bizzozero che i problemi sono comuni a tutte le amministrazioni e che si sta cercando una soluzione a questa situazione contingente che nasce ben prima dell’Euro e della crisi economica, perché dovuta innanzitutto ai danni creati dalla partitocrazia, deviazione nata negli anni ruggenti.

Si tratta di sgretolare un sistema di potere; si può cambiare soltanto costruendo un percorso partendo dal basso, lottando contro il clientelismo, male comune derivante dalla partitocrazia ormai ben salda e d affermata.

Come rimarcherà in seguito anche Vincenzo Latorraca (Segretario Politico di “Lavori in Corso”), la lista civica che ha espresso Bizzozero quale Sindaco canturino non è ne antipolitica, ne antipartitica, ma un movimento locale che fa della politica ragionata e programmata, nel ruolo partitico locale, la propria ragion d’essere, in attesa di tessere anche reti di più vasta gamma.
E’ stato specificato da Bizzozero anche che la Partecipazione Popolare e la Democrazia Partecipata stanno alla base di una vera alternativa antipartitocratica. Sarà necessità di questo “Patto” convincere anche gli amministratori che sono comunque di area partitica tradizionale che occorre credere nella svolta civica, a questo avviso sono invitati anche essi a partecipare a questo progetto, se non si ritrovano completamente soddisfatti, nel loro ruolo, dai rapporti con la politica tradizionale.

Tanto Bizzozero che Giuseppe Napoli, Sindaco di Fino Mornasco, hanno ribadito che all’interno del Patto esiste un rapporto alla pari tra i partenti e che i componenti il Patto non si ritengono migliori di chi fa politica onestamente all’interno dei partiti, svincolandosi però dalle logiche servilistiche e che semplicemente sono in cerca di logiche migliori e sicuramente non clientelari.
Durante gli interventi Vincenzo Latorraca ha dichiarato che “Lavori in Corso” da sempre è favorevole ad un cambiamento basato su Autonomia, Responsabilità e Partecipazione e che la logica del Patto debba necessariamente seguire non solo il passaggio dell’aggregazione, ma anche quella dello sviluppo di un programma condiviso e scritto da un gruppo di lavoro, programma che sia il cartello politico di questa coalizione (affermazione questa poi condivisa da tutti gli aderenti).
Un’ altra affermazione condivisa è stata fatta da un partecipante di cui mi è sfuggito il nome: con questo progetto non si guarda tanto indietro verso gli sbagli fatti, ma avanti verso un miglioramento sicuro.
Si parte da qui e da molti incontri che le Liste Civiche stanno portando avanti sul territorio, di certo si arriverà ad una svolta storica nella politica italiana.

Torneremo a parlare presto di questo progetto,

Giorgio Bargna

giovedì 24 luglio 2014

Valori (3) L'Amore

 Abbiamo detto che in questo percorso avremmo trattato anche di amore, un argomento vasto e difficile da trattare, tanto da essere ben poco presente anche nelle analisi filosofiche e psicologiche che si occupano del comportamento umano; certamente di tratta di un  termine inflazionato o contaminato da molteplici significati, va detto che probabilmente non esiste altro termine per definire quel sentimento di forte empatia che vuole il bene dell'altro senza anteporre il proprio. Certamente, esclusi altri significati, in questo termine vi è la ragione principe del comportamento morale per molte persone, solo chi non lo incarna può non tenerne conto nel fare e nel valutare leggi che devono regolamentare il comportamento umano nella società.

Descrivere l'amore è dunque impresa vasta, esso certamente è qualcosa di veramente grande, la vera anima che rende viva la vita stessa, il motore che muove ogni cosa animata ed è capace di rendere vitale ciò che sta per morire. Potremmo descriverlo anche con ogni azione di Madre Natura o in quell'essenza che fa battere il cuore dell'uomo e lo trasforma in un organo di carne. Salvo rari casi, tutti, tendenzialmente, siamo posseduti da forme di amore; l'amore è una potenzialità insita in noi, che cresce insieme alle nostre esperienze; anzi probabilmente nessuno può decidere di non amare perchè anche quando pensiamo di non farlo lo stiamo facendo. La nostra vita vissuta con attenzione è già amore, esso è talmente vasto da comprendere tutto ciò che è visibile da occhio umano.

Volessimo valutare il significato di questo termine secondo la lingua italiana andremmo a coprire un vasto raggio che certamente comprenderebbe questa serie di sfaccettature: l’amore familiare, quello per gli amici, l’amore per se stessi, l’amore romantico e quello sessuale (considerato da alcuni più un istinto che una vera e propria forma d'amore), l’amore platonico, l’amore romantico, quello caritatevole; ad essi dovremmo aggiungere certamente poi l’amore ideale che si nutre per qualcosa di astratto o inanimato (quali un'idea o un obiettivo), l’amore politico o sociale (teso verso i propri principi, la propria nazione o patria, la propria dignità, il proprio onore e l'indipendenza) nonché l’amore di fede verso qualche essere divino o Dio (devozione).

Esiste una bella definizione dell'amore di Herman Hesse: " Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa sente se stessa e percepisce la propria vita".

Probabilmente l'amore è quel momento in cui ci si trasforma solo in emozione, brivido, consapevolezza che ci sei, che sei anima.

In sostanza, concludendo questo capitolo, l’amore è Universale e non ha bisogno di parole, si nutre del silenzio, comunicando con tutti gli esseri del mondo senza bisogno di traduzioni in lingue diverse, parlando nel silenzio dei cuori.

Solo chi è sordo nel cuore può non comprendere.

(continua)

mercoledì 23 luglio 2014

Valori (2) La Comunicazione

Proseguendo il percorso, parliamo ora di comunicazione; formalmente si tratta di un processo che tende alla condivisione delle notizie e delle idee articolato attraverso alcuni elementi fondamentali: chi trasmette l’oggetto, vale a dire il sistema che trasmette, ovverosia l'emittente; un canale comunicativo, necessario alla trasmissione dell'informazione; il contenuto di essa; un codice di trasmissione che la tramuti in una forma linguistica all'informazione, che la riempia di significato. Non bastano però questi elementi, il processo permane incompleto senza l’ultimo tassello, il ricevente. Questo ultimo elemento però non sempre significa l'assunzione completa dell'informazione, essa non dipende solo dall'efficacia del canale trasmissivo, che già di per se stesso non sempre è ottimale, ma anche e soprattutto dalla ricezione ottenuta … ostilità e messaggi dai linguaggi estremamente complessi influenzano tanto l'emittente quanto il ricevente. Necessità quindi, per attuare una comunicazione perfetta, l’introduzione di un "contesto" che influisca positivamente sui due processi di significazione (dell'emittente e del ricevente) e viene quindi a costituire in tali modelli il sesto elemento fondamentale. La comunicazione comunque dovrebbe intersecarsi con la verità, non succede spesso purtroppo, la manipolazione è frequente ed atta a travisare, ad incanalare, a confondere.

Ne parlavo qualche post fa di un “nuovo” sistema comunicativo di certo non perfetto ma che comunque consente una onesta informazione. Oggi tramite internet possiamo esprimere e recepire quanto vogliamo senza che nessuno (a discrezione) ci contesti oppure lasciandolo fare, ma soprattutto possiamo confrontare le idee e svilupparle attraverso poi la nostra mente.

I detrattori della rete spesso criticano ferocemente questo mezzo, io non sono d’accordo, perlomeno non lo sono in toto; esiste si il rischio che porti all’alienazione dalla vita reale, ma questo dipende dagli utenti, non dal mezzo utilizzato.

Ne parlo spesso, invece, di un sistema comunicativo dal costo praticamente zero, parlo di partecipazione, discussione e proposizione di idee in percorsi condivisi. Io parlo sostanzialmente di democrazia partecipata applicata alla politica ed all’amministrazione, ma questa formula è possibile applicarla a più contesti partendo dalla famiglia per arrivare al lavoro. Confrontarsi e deliberare insieme consente uno scambio comunicativo intenso e completo e vi assicuro che in più di un occasione ho cambiato idea su dei temi che non pensavo avrei mai tradito. Quella comunicazione perfetta di cui accennavamo all’inizio si concretizza a mio vedere tramite questo interscambio di idee che si assimilano, poco altro, se non nulla, fa di meglio.

(continua)

domenica 20 luglio 2014

Valori

Vorrei partire quest’oggi in un viaggio alla scoperta dei valori. Sono certo di sapere il punto di partenza, un po’ meno di sapere dove si possa poi giungere alla conclusione.

Ognuno di noi ha certamente dei valori dove riconoscersi, qui tratteremo, se ce la farò, della vita, della verità, della comunicazione, dell'amore, della giustizia, dell’onestà, della libertà, della volontà, dell'intelligenza nell’ascoltare il prossimo e capire ciò che dice, della famiglia, dell’amicizia, della pace e del bene.

Partiamo il nostro tour dalla vita, sicuramente tutti la desideriamo appagante, qualcuno in meno desidera viverla anche in modo consapevole.
Lasciando da parte le domande proprie della filosofia chiediamoci in che cosa consiste la nostra vita terrena. Una logica scientifica ci risponderebbe che la nostra vita è costituita da attimi, secondi, minuti, ore, giornate, mesi e anni. Tempi da riempire e vivere in prima persona.
Viviamo un’ epoca  caratterizzata da tante scoperte scientifiche, dalla tecnologia e dalla comunicazione, e l’umanità ha scoperto che tutto è energia, energia da non perdere. Volendo anche i pensieri sono energia da poter concretizzare con dei contenuti.

Ognuno di noi, potrebbe essere paragonato a un Pc che immagazzina sensazioni e sentimenti memorizzando e trasmettendo, tramite la mente, dati che impronteranno il corpo. Mentre il corpo materializza, la mente, la coscienza dove si trovano? Io ho spesso lì impressione che i miei sentimenti, le mie sensazioni viaggino slegati dal corpo obbligandomi ad uno sforzo aggiuntivo. Sarebbe quindi importante imparare a dare una nuova direzione al nostro modo di pensare, per scoprire noi stessi, ossia per trovare noi stessi, essere presso di noi e dare un senso determinante alla nostra vita personale. Dovremmo imparare a giungere ad una vita appagata che è creativa.

Dicevamo che avremmo trattato anche di verità, un tema complicato. Lo è perchè ognuno di noi ha la propria come verità, quelle condivise in grande maggioranza probabilmente sanciscono le pochè le verità assolute, ma non è certo. Però potremmo asserire che la verità già è l’esser sinceri con se stessi e con chi ti circonda; la verità è quella cosa che serve per andare avanti perchè con le bugie, su diciamoci la verità, prima o poi ti fermi perchè vieni scoperto!

Che senso potrebbe avere una vita piena di bugie, una vita nella quale anche tu faresti fatica a sbrogliarti tra il falso dal vero, a distinguerli, in una vita dove dopo averne sfornate tante una dietro l’altra alla fine non sapresti nemmeno tu distinguere il falso dal vero?

Potremmo anche dire che verità è anche conoscenza, intesa come consapevolezza e comprensione di fatti, verità o informazioni ottenuti attraverso l'esperienza o l'apprendimento. La nostra conoscenza potrebbe anche essere assodata e certa, trasferibile, rappresentabile tramite diversi “supporti”  che possono svariare da una conversazione, as una lezione, ad un intervista, ad un media qualsiasi. Ma vi è anche una conoscenza molto più “privata”, molto più propria, personale, quello che sentiamo nostro e che non sempre riusciamo a condividere, parlo di quella capacità personale di azione alla quale diamo il nome di “intuizione”, quanto cioè ci permette di risolvere situazioni anche gravose grazie alle proprie esperienze puramente personali; essa però prima o dopo verrà messa al servizio della comunità.

Abbiamo trattato in sostanza di vita, verità e forse dell'intelligenza nell’ascoltare il prossimo e capire ciò che dice il resto alle prossime puntate.
Giorgio Bargna