martedì 5 gennaio 2016

Candidatura si, candidatura no

Raramente negli ultimi anni, nel rispetto dei ruoli assunti in “Lavori in Corso”, sono intervenuto su argomenti di politica prettamente locale, oggi però faccio uno strappo alla regola a causa di una operetta da quattro soldi che sta andando in scena a Cantù.

Nei mesi recenti molti politici locali si sono ringalluzziti alla lettura dell’esistenza di un presunto, mai dimostrato, “Patto di Via Rencati” e davanti a qualche indecisione del Sindaco Bizzozero sulla propria ricandidatura al ruolo.

I signori in questione hanno avuto un brusco risveglio una mattina della scorsa settimana nel leggere che il “Bizzo” sta valutando, seguendo le regole di LiC, l’opportunità di ripresentarsi.

Non sembrava  loro vero, fino a poco tempo fa, che il mattatore principe della politica canturina si ritirasse dai giochi, quando poi all'improvviso, pouff, è riapparso lo spauracchio…CHE SFIGA!!!

Ora però finito lo sfottò, passiamo alle cose serie, vi dico esattamente come la penso e questo è quanto sosterrò nell’Assemblea di “Lavori in Corso”.

In un commento su Facebook, sbrigativamente, ho riassunto così il concetto: "Poi io personalmente ritengo che un sindaco abbia il dovere di ricandidarsi salvo complicazioni e a mio avviso Claudio Bizzozero non ne ha ne fisiche ne morali".

Un sindaco deve ricandidarsi per più motivi, perché innanzitutto cinque anni (soprattutto in questa realtà socioeconomica) non bastano a fare tutto quanto si è prefisso, perché una città ha bisogno di continuità, perchè se uno ha fatto bene ed onestamente ha il diritto sacrosanto di ripresentarsi.

Qualcuno tra i detrattori afferma che questa città sotto l’amministrazione guidata da lui è stata ferma, ma basta leggere i fatti e si vede che molto si è mosso, dai tagli agli sprechi, all’inizio d’opera di lavori pubblici di necessità comune, opere nelle quali negli anni scorsi nessuno si è esercitato, passando ad un'azione di fiancheggiamento che probabilmente porterà alla parola fine sulla più grande vergogna politica canturina: il PALAZZETTO!

Oh certo, ora qualcuno dirà che a Cantù si è alzata la tassazione locale; questo è innegabile, ma è conseguenza diretta delle scelte politiche romane e lombarde, perciò qualcuno prima di parlare sarà meglio che si guardi allo specchio, anche perché con questi aggiustamenti a Cantù servizi sociali e scuole sono rimasti a livelli non indifferenti.

Comunque ci tengo a chiudere tornando allo sfottò, aggiungendo una frase che ho utilizzato oggi come stato sul mio profilo Facebook:
“... se risica ... se rosica ...”

Giorgio Bargna, Prosindaco di Vighizzolo, frazione departitizzata  ^__^